Ripopolare gli allevamenti del Nord Italia, gravemente danneggiati dal granchio blu, portando vongole dal Portogallo. Queste vongole, provenienti da banchi naturali lungo la costa Atlantica, potrebbero essere introdotte nel Delta del Po, con l’obiettivo di rilanciare, nel tempo, un’economia che supera i 100 milioni di euro.
A proporre questa soluzione è uno studio di Confcooperative Fedagripesca, che riaccende le speranze di riportare sulle tavole le vongole veraci made in Italy. Il piano prevede, prima di tutto, la bonifica delle acque infestate dal granchio blu e la recinzione delle aree di produzione.
Secondo le stime, per riavviare gli impianti servirebbero almeno 200 quintali al giorno, per un totale di 10.000 quintali all’anno, solo per dare il via alla produzione; un quantitativo che raddoppia se si considera anche il polo produttivo dell’Emilia Romagna. Tuttavia, gli ostacoli amministrativi rischiano di frenare l’entusiasmo dei produttori. Infatti, la vongola portoghese ha una taglia minima di cattura di 35 millimetri, il che richiede una deroga per consentire ai pescatori portoghesi di vendere esemplari più piccoli, adatti all’immersione nelle acque italiane.
Fonte: https://www.ansa.it/canale_terraegusto/notizie/dal_mare/2025/01/18/scacco-al-granchio-blu-in-italia-arriva-la-vongola-portoghese_38bb8b30-2fe2-4180-8402-a20bf8387638.html