Alla fine degli anni ‘90, il cappone di Morozzo era a rischio scomparsa. Oggi, grazie all’impegno di allevatori e al supporto di Slow Food, non solo è salvo, ma ha ottenuto un importante riconoscimento: l’iscrizione nel registro nazionale delle razze avicole come “Nostrana di Morozzo”. Questo traguardo lo affianca ad altre eccellenze piemontesi come la Bionda Piemontese e la Bianca di Saluzzo.
Un’identità unica certificata dalla scienza
Non basta l’aspetto per definire una razza: servono analisi genetiche. Gli studi condotti dall’Università di Torino hanno confermato l’unicità del DNA del cappone di Morozzo, riconoscendolo come una razza distinta. Questa razza si caratterizza per un piumaggio dai riflessi bronzei, una cresta dentellata e una struttura robusta, con maschi che raggiungono i 2,7 kg e femmine leggermente più leggere.
Sono animali rustici, adatti all’allevamento all’aperto, che conservano l’istinto del razzolamento e una certa aggressività utile alla difesa del territorio.
Dall’allevamento alla qualità della carne
Nel 1999, il cappone di Morozzo fu il primo Presidio Slow Food della storia, con soli 300 esemplari. Oggi, gli allevatori del Consorzio ne producono circa 4.300 all’anno, mantenendo un rigido disciplinare: ogni animale ha almeno 5 metri quadrati di spazio all’aperto, la castrazione avviene in giovane età per ridurre il dolore e l’allevamento dura oltre 220 giorni, ben lontano dagli standard industriali.
Questa scelta garantisce una carne di altissima qualità, dal sapore autentico e genuino. Un prodotto che merita di essere valorizzato sulle nostre tavole, soprattutto durante le festività natalizie.
Il valore del riconoscimento ufficiale
L’iscrizione come razza riconosciuta non è solo un premio alla tradizione, ma un’arma di tutela: impedisce che il cappone di Morozzo venga sfruttato da filiere industriali e aiuta i consumatori a distinguere un prodotto autentico. Inoltre, il Consorzio partecipa a progetti di innovazione per un’alimentazione più sostenibile, promuovendo sistemi di allevamento rispettosi dell’ambiente e delle economie locali.
Il cappone di Morozzo è un simbolo di qualità, tradizione e sostenibilità: un patrimonio gastronomico da scoprire e assaporare!
Fonte: https://www.slowfood.it/il-primo-presidio-slow-food-della-storia-ora-e-un-pollo-di-razza/