La terza edizione di Slow Wine Fair si terrà a Bologna dal 25 al 27 febbraio 2024, con oltre 400 cantine già confermate. La prevendita delle Masterclass e le candidature per il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow sono ora disponibili sul sito www.slowinefair.it. La precedente edizione, nel 2023, ha registrato oltre 10.000 ingressi, con una significativa presenza internazionale. Numeri impressionanti che dimostrano l’interesse diffuso per il vino secondo Slow Food. Il vino celebrato in questa fiera non è solo buono da bere, ma rappresenta valori profondi come la tutela della biodiversità e la difesa del paesaggio agricolo. Si tratta di un vino autentico, riflesso del territorio di provenienza, senza compromessi.
La terza edizione di Slow Wine Fair si concentra sulla fertilità del suolo, minacciata dalle pratiche agricole attuali. Il vicepresidente di Slow Food Italia, Federico Varazi, mette in guardia sullo stato di salute del suolo europeo, mentre Giancarlo Gariglio, Coordinatore della Slow Wine Coalition, sottolinea l’importanza di una viticoltura sostenibile. La presidente di FederBio, Maria Grazia Mammuccini, evidenzia il crescente ruolo del vino biologico nel mercato interno ed estero, grazie alla sua resilienza ai cambiamenti climatici. La partnership con BolognaFiere e Slow Food, evidenziata nella Slow Wine Fair, valorizza la viticoltura biologica per un vino buono, pulito e giusto.
Slow Wine Fair presenta un ricco programma che si apre con tre conferenze online, focalizzate sul tema della fertilità del suolo e la sua importanza. Gli esperti affrontano diversi aspetti, dall’importanza della rigenerazione del terreno alla sua tutela come bene comune e strumento di mitigazione dei cambiamenti climatici. Le Masterclass e le degustazioni guidate offrono l’opportunità di esplorare il panorama vinicolo italiano e internazionale, così come il mondo degli amari.
La selezione degli espositori, che inizia sette mesi prima dell’evento, vede già più di 400 conferme, con un’attenzione particolare ai produttori biologici e biodinamici. I territori rappresentati spaziano da quelli classici come Austria, Francia e Germania a quelli meno esplorati come Argentina, Cile, Georgia e Turchia.
Torna anche il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow, che premia le eccellenze enologiche presenti in enoteche, ristoranti e altri locali, con dodici categorie in gara. Inoltre, Slow Wine Fair ospita la Fiera dell’Amaro d’Italia e gli spirits, offrendo spazio a brandy, rum, vodka, gin e altro ancora. La presenza di professionisti e partner della filiera conferma l’impegno verso metodologie di produzione sostenibili e rispettose dell’ambiente.
Fonte: https://slowinefair.slowfood.it/